Agente assicurativo e incompetenza del Giudice del Lavoro

Con un recente provvedimento (ord. 3 Novembre 2014) il Tribunale di Genova, Sezione Lavoro ha dichiarato la propria incompetenza a decidere di una causa promossa da un agente assicurativo titolare di un’impresa individuale per l’accertamento delle spettanze relative alla cessazione del rapporto di agenzia.

Nel caso di specie, il Tribunale ha aderito alla eccezione sollevata dalla Compagnia assicurativa secondo cui l’agente si era avvalso per lo svolgimento della propria attività di un apparato organizzativo e aziendale tipicamente imprenditoriale, tale da escludere il requisito della “prevalenza dell’opera personale” di cui all’art. 409, n. 3, cod. proc. civ. Secondo la prospettazione dello stesso agente, egli risultava avere alle proprie dipendenze diversi lavoratori e si avvaleva della stabile collaborazione di vari intermediari, grazie ai quali gestiva un portafoglio di circa 5 milioni di euro, con ricavi per oltre 870.000 euro l’anno.

Per la Compagnia tali circostanze confermavano lo svolgimento da parte dell’agente di un’attività d’impresa, con impiego e prevalenza del capitale, attraverso una propria complessa e articolata organizzazione di beni, rapporti, di una propria struttura amministrativa e commerciale, certamente preminenti rispetto all’apporto lavorativo personale, di natura manageriale.

 

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Studio Scarpellini Naj-Oleari & Associati

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