Come è noto, il decreto legislativo 231/01 ha introdotto nel nostro ordinamento un articolato sistema di responsabilità (definita “amministrativa”) degli enti forniti di personalità giuridica, delle società e associazioni anche prive di personalità giuridica (con esclusione dello Stato, degli enti pubblici territoriali, degli altri enti pubblici non economici nonché degli enti che svolgono funzioni di rilievo costituzionale). (altro…)
La continua evoluzione dei sistemi di promozione di prodotti e servizi su Internet pone nuovi problemi in relazione all’uso dei marchi e, in particolare, dei marchi altrui. Si pensi ai motori di ricerca. Esiste un sistema di pubblicità molto diffuso in cui i motori di ricerca come Google offrono la possibilità di creare link sponsorizzati dei prodotti e dei servizi al fine di mostrarli in posizione privilegiata allorchè venga effettuata una particolare ricerca. Così, ad esempio, se l’utente digita le parole “orologio uomo”, Google fornirà accanto ai risultati della ricerca anche alcuni annunci pubblicitari, per i quali l’inserzionista paga un corrispettivo.
Con una recentissima sentenza del 4 giugno 2013 in tema di fidejussione omnibus, il Tribunale di Milano ha considerato contrario al dovere di correttezza e buona fede nell’esecuzione del contratto di fideiussione (di cui agli artt. 1175 e 1375 cod. civ.), il comportamento dell’Istituto di credito garantito che, in presenza di protesti e di un progressivo peggioramento dell’esposizione debitoria del conto corrente relativi al proprio debitore, abbia proseguito a concedere credito a quest’ultimo senza coinvolgere il fidejussore, ed ha liberato il fidejussore dall’obbligo di garanzia per violazione dell’art. 1956 cod. civ.
I contratti di franchising devono rispettare le regole stabile dal Reg. (UE) 330/2010 relativo agli accordi verticali.
In particolare, esso si applica agli “accordi verticali tra imprese riguardanti l’acquisto o la vendita di beni e servizi” ossia agli accordi conclusi tra operatori che si collocano ad un livello differente della catena di produzione o di distribuzione (es. accordi di distribuzione, fornitura e, dunque, anche al franchising) e sempre che le imprese non superino una determinata quota di mercato.Il Regolamento prevede, tuttavia, che certe clausole dei contratti siano da considerarsi sempre anti-concorrenziali e siano dunque vietate, indipendentemente dalla quota di mercato detenuta dalle parti.
La continua evoluzione dei sistemi di promozione di prodotti e servizi su Internet pone nuovi problemi in relazione all’uso dei marchi e, in particolare, dei marchi altrui.
Nell’articolo pubblicato sul magazine Beesness, approfondiamo il tema del keyword advertising effettuato utilizzando come parole chiave i marchi altrui, con alcune riflessioni sul caso Interflora e spunti di ordine pratico.
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Il Tribunale di Rimini (sentenza 872/2012) ha rigettato la domanda di revocatoria fallimentare della Longoni Sport SpA in amministrazione straordinaria (Gruppo Giacomelli), avente ad oggetto pagamenti di fatture scadute per oltre 3,3 milioni di euro effettuati dalla società in bonis a un network internazionale composto da 250 negozi di articoli sportivi, assistito da Scarpellini Naj-Oleari & Associati. I giudici hanno infatti ritenuto che la procedura concorsuale, sulla quale gravava l’onere probatorio ai sensi dell’art. 67, comma 2, Legge Fallimentare non avesse fornito prove idonee e sufficienti a dimostrare il presupposto della scientia decotionis, vale a dire la conoscenza da parte del distributore dello stato di insolvenza della società in bonis all’epoca dei pagamenti. (altro…)
“Carattere creativo e valore artistico delle opere di disegno industriale” di Marella Naj-Oleari, nota a Trib. Milano, Sez. Spec. Propr. Ind., 13 Settembre 2012, n. 9917 pubblicata su Sistema Società, 26 Febbraio 2013. Leggi l’articolo
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La Corte di Cassazione torna sul tema della responsabilità degli amministratori nella redazione del bilancio, nonché dell’efficacia di quest’ultimo nei confronti della società, dei soci e dei terzi creditori.
I giudici di legittimità hanno ribadito il principio per cui il bilancio della società trae la sua validità ed efficacia dall’approvazione dell’assemblea; pertanto, esso è vincolante nei confronti dell’ente e dei i soci che lo abbiamo approvato o non tempestivamente impugnato e preclude loro la possibilità di contestare le poste in esso rappresentate, avendo i soci già manifestato – tramite l’approvazione – il proprio consenso a tale rappresentazione. Diversa è, invece, l’efficacia del bilancio nei confronti dei terzi creditori che, non avendo concorso alla deliberazione di approvazione della società, non possono essere da quest’ultima pregiudicati. (altro…)
Gli operatori retail e commerciali, sia italiani che stranieri, sembrano ben a conoscenza delle norme generali che disciplinano le locazioni a uso commerciale. Tuttavia nella nostra esperienza abbiamo potuto constatare che questa il più delle volte si dimostra lacunosa considerando che la Legge 392/78 (“Legge Equo Canone”) prevede diverse disposizioni inderogabili.
L’uso dei segni distintivi sui social media (network, blog, microblog, siti di file sharing, etc.) è diventata questione di primissimo piano.